Buongiorno cari amici da Andrea
La Gardenia jasminoides, della famiglia delle Rubiacae , è la specie d’appartamento più diffusa del genere Gardenia.
È un arbusto di origine tropicale, con belle foglie lucide e sempreverdi, che si mantiene di dimensioni contenute nella coltivazione in vaso: anche dopo anni non supera il metro di altezza.
Tenute in casa nelle migliori condizioni, fiorisce in primavera per circa due mesi, con fiori bianchi molto profumati di aspetto simili a quelli della camelia, con un diametro di circa 8 cm.
Purtroppo, però, non è così semplice la gestione delle piante e spesso possono insorgere problemi. Vediamo i più diffusi e come affrontarli.
I fiori non si Aprono.
È una delle problematiche più diffuse della gardenia: spuntano i boccioli ma questi si macchiano e seccano prima di aprirsi. Se la pianta è stata acquistata da poche settimane, la mancata apertura dei boccioli è dovuta alla grande differenza di umidità ambientale tra il vivaio e la casa, che è più asciutta. Occorre aumentare l’umidità.
Se la pianta è in casa già da tempo, occorre prestare attenzione all’esposizione e all’umidità e, seguire molto dettagliatamente quanto riportato nei consigli di coltivazione sopra indicati.
Se la pianta è stata spostata all’aperto, forse è esposta a troppa luce: la gardenia deve stare in una zona ombrosa e riparata dai venti.
Attenzione alla clorosi
Un altro problema tipico delle gardenie e di tutte le piante acidofile, è la clorosi ferrica, ovvero le foglie che ingialliscono a causa della carenza di ferro disponibile nel terreno.
Questa carenza è spesso scatenata dalle annaffiature con acqua di acquedotto, sempre molto ricca di calcare, che impedisce alla pianta di approvvigionarsi del ferro necessario.
Per evitarlo, è fondamentale annaffiare le piante con acqua demineralizzata o con acqua del rubinetto fatta riposare e decantare per almeno una giornata.
Consigli di coltivazione.
La gardenia ha le necessità delle piante tropicali, quindi occorre garantire un’umidità ambientale sia in estate che inverno. Ed è acidofila, ovvero desidera un terriccio fresco con ph acido.
Deve essere quindi annaffiata regolarmente, per tutto l’anno, in modo da mantenere un terreno leggermente umido, ma senza eccedere e senza annegare le radici; quindi operare ogni due o tre giorni, attendendo che l’acqua asciughi subito tra le due annaffiature.
Per mantenere la sua natura acidofila, è preferibile utilizzare acqua priva di calcare. Se si possiede solo acqua calcarea, occorre lasciarla riposare per qualche giorno e, quando si annaffia, fare attenzione a non utilizzare l’acqua sul fondo, dove si è depositato il calcare. l’ideale è utilizzare acqua piovana..
Concimare ogni 15 giorni con un fertilizzante per piante acidofile liquido da sciogliere nell’acqua delle annaffiature. Quando si rinvasano, meglio utilizzare un terriccio fresco con PH acido, preparato mescolando tre parti di torba, due di terriccio universale e una di sabbia.
In alternativa acquistare in vivaio o nei garden center terricci già pronti per piante acidofile.
La gardenia necessità di un’esposizione luminosa ma non deve essere esposta ai raggi solari diretti soprattutto dalla primavera all’autunno.
Per concludere
Se le foglie giovani cadono, probabilmente vi è un eccesso di umidità nel terreno; per correggere il disturbo occorre diminuire le annaffiature.
Se appaiono incrostazioni brune sulla pagina inferiore delle foglie, potrebbe essere cocciniglia, un insetto che si manifesta sotto forma di scudetto che colpisce molte piante da appartamento; togliere gli scudetti utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto d’alcol, o lavare la pianta se l’intestazione è estesa.
Se le foglie si macchiano di giallo e marrone, la causa potrebbe essere il ragnetto rosso, un acaro che si combatte aumentando l’unità a livello sfogliare attraverso frequenti nebulizzazioni.
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