Il Nera: Il fiume dei Sibillini

Nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, immersa nella suggestiva ValleInfante di Castel Sant’Angelo sul Nera, sorge una vena d’acqua sorgiva che, sgorgando dagli strati di detrito accumulati nel fondo della valle, dà vita al fiume Nera.

Secondo la leggenda, le acque del fiume un tempo sgorgavano da due cavità simili a narici (di animale probabilmente di un bue), da cui il suo nome. Nonostante il suo corso iniziale sia quello di un semplice ruscello, il Nera riveste un ruolo fondamentale per il Tevere, di cui è il principale affluente. Come ben sottolinea un antico detto romano: “il Tevere non sarebbe Tevere se non ci fosse la Nera a dargli da bere”.

Dalle sorgenti del Nera sgorgano ogni secondo circa 100 litri d’acqua, alimentati dalle profondità della montagna. La struttura geologica dei Monti Sibillini, formata da strati di rocce calcaree permeabili, favorisce l’assorbimento dell’acqua proveniente da piogge e neve, impedendone l’evaporazione o la dispersione vegetale.

Già lungo il suo breve tragitto fino a Castel Sant’Angelo, il Nera incrementa la sua portata grazie al contributo di altre importanti sorgenti, come quella di San Chiodo e dal torrente Pincerone di Rapegna. L’intera parte sud della valle è ricca di sorgenti che sgorgano dalle sue alte pareti.

Valleinfante, o delle Fate, di origine glaciale, è caratterizzata da un’imponente testata formata da un anfiteatro naturale che si estende da Monte Prata (2.235 metri) a Monte Cornaccione (1.769 metri), passando per Cima Vallinfante (2.113 metri) e Passo Cattivo (1.869 metri). Ad ovest, la valle è dominata dalla mole di Monte Cardosa (1.818 metri), che veglia su Castel Sant’Angelo e le sue frazioni.

Le acque fresche e cristalline del Nera sono da sempre una risorsa vitale per gli abitanti della valle e per la fauna selvatica che popola questo angolo suggestivo dell’Appennino centrale. Tra gli animali che popolano la zona, troviamo anche il maestoso cervo, introdotto nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini proprio per la sua bellezza e per la sua adattabilità alla tranquilla di questi luoghi.

Perché visitare la Valleinfante e il fiume Nera?

  • Paesaggi incontaminati: Valleinfante offre scenari naturalistici di grande bellezza, immersi nel verde incontaminato del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
  • Storia e leggenda: Il Nera e Valleinfante sono legati a numerose leggende e storie che rendono questo luogo ancora più affascinante.
  • Attività all’aria aperta: La zona è ideale per gli amanti del trekking, del ciclismo e delle escursioni in natura.
  • Relax e benessere: Le fresche acque del Nera e la tranquillità della valle invitano al relax e al benessere.

Come arrivare:

E’ raggiungibile in auto da Norcia, Preci e Sarnano.

Consigli:

  • Per un’esperienza completa, si consiglia di visitare la valle in primavera o in autunno, quando i colori della natura sono al massimo splendore.
  • È importante indossare scarpe comode e portare con sé acqua e cibo se si intende fare trekking o escursioni.
  • Nel rispetto dell’ambiente, è importante non lasciare rifiuti e seguire i sentieri segnalati.

Il fiume Nera e la sua valle rappresentano un vero gioiello da scoprire nel cuore dell’Appennino centrale. Un luogo ideale per chi desidera immergersi nella natura incontaminata, conoscere la storia e le leggende del territorio e vivere un’esperienza di relax e benessere.

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