Aromaterapia

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Il nostro giardino senza la lavanda, per noi amanti del verde risulta incompleto. Questa antica essenza fiorisce per mesi e mesi, producendo una massa viola che “mormora” del dolce ronzio di api e profuma l’aria con quell’odore inconfondibile, che è in qualche modo rilassante e rivitalizzante. Come ha affermato la grande designer di giardini Rosemary Verey: “Non puoi mai averne a sufficienza in giardino”.

Nel punto giusto, terreno ben drenato e “cotto” dal sole, coltivare la lavanda è un gioco da ragazzi.  Rosemary Verey amava coltivare le sue lavande a forma di bassa siepe lungo sentieri che, al nostro passaggio, strofinati dalle nostre gambe, lasceranno un soave profumo.

Quando parlo delle profumate lavande da giardino, mi riferisco principalmente alla Lavandula angustifolia (lavanda inglese) e L. x intermedia (lavandin), che è la progenie delle specie inglese e portoghese.

Sebbene il nome comune di L. angustifolia sia lavanda inglese, in realtà è originaria del Mediterraneo e probabilmente è stata portata in inghilterra dai romani. La usavano in grandi quantità nei loro bagni pubblici, e si pensa che la parola lavanda derivi dal latino lividus (bluastro) o lavare (lavare).

La lavanda ha certamente proprietà antisettiche, e nel Medioevo veniva impiegata come erba per scongiurare malattie, compresa la peste.
Essa veniva sparsa sui pavimenti, o appesa tra i vestiti oppure infilata sotto i materassi.

Si riteneva che scongiurasse il malocchio e, in questo caso, veniva appesa vicino alla porta d’ingresso oppure bruciata durante il tradizionale falò nella notte del solstizio d’estate.

Da sempre però, il principale uso  della lavanda era per ricavarne il suo prezioso profumo.

Coltivato sui pendii sassosi delle alpi francesi, dove cresce in iconiche strisce che profumano la Provenza per mesi, l’olio che viene prodotto è usato in tutto il mondo da aromaterapeuti e creatori di profumi.

Lavanda

Uno dei motivi per cui prediligo la lavanda, è perché a sua volta è amata tantissimo dalle api .

Uno studio dell’Università del Sussex ha scoperto che la lavanda, ricca di nettare, è uno dei fiori da giardino preferiti dalle api, insieme a borragine e maggiorana. Le forme di L. x intermedia, come “Grosso” e “Hidcote Giant” sono le più visitate da questi “nobili” insetti, ma non disdicono le altre specie tipo: L. angustifolia, o la “Hidcote”.

La ricerca ha anche rivelato che i bombi amano la lavanda più delle api perché le loro lunghe lingue li rendono  in grado di accedere al nettare nei fiori tubolari.

Rosemary Verey preferiva, tra le tantissime varietà di lavande, la “Hidcote” e “Munstead” per la coltivazione in siepi basse; e amava anche la versione rosa della lavanda “Rosea” come siepe di confine.

La manutenzione è facile, è sufficiente tagliare i fiori secchi a fine estate; quindi eseguire un assetto leggero in primavera. Senza questa potatura, la lavanda diventerà un grande cespuglio legnoso e spoglio alla base, non proprio bello da vedersi , facendo sembrare la siepe un vero disastro.

In bordure soleggiate e ben drenate, cumuli di lavanda ben curati forniscono una struttura che si combina bene con la morbidezza di piante perenni, come scabbia, nepeta, geranio, salvia e achillea.

Prediligo inserire qualche pianta di lavanda vicino alle rose, come la  “Miss Katherine” o “Loddon Pink”.

Per dare un po’ di brio a un bordo di colori caldi, scegli il viola intenso di “Hidcote” o “Silver Sands”, altro accostamento da valutare è con il cisto, il rosmarino, l’artemisia, l’elicriso e la salvia, tutte queste essenze amano il sole e terreni ben drenati.

Versatile, utile, facile e dal profumo celestiale, non sorprende che la lavanda sia amata da secoli e continui ad essere una gemma da giardino.

 

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