Non potremmo immaginare i nostri giardini autunnali senza queste gemme eteree, che esaltano con sfumature divine di magenta, rosa e bianco fino a novembre. Quando i fiori appassiscono, si formano delle palline di semi che alla fine esplodono in graziose nuvole di cotone. Con le infiorescenze, una volta ben essiccate, potremo utilizzarle per delle dolcissime sculture affusolate da gustare in un vaso.
Nonostante il nome, Anemone japonica, questa affascinante piantina non è originaria del Giappone. I primi coloni europei lo videro per la prima volta quando esplorarono il Giappone; non sapevano che era originario della Cina, dall’Anemone hupehensis, originario della provincia di Hupeh. La pianta era stata importata e coltivata dai giardinieri giapponesi per generazioni, ma gli europei la chiamavano Anemone japonica, e il nome rimase quando il leggendario cacciatore di piante scozzese Robert Fortune la portò in Europa nel 1844.
Oggi le forme più comuni sono l’Anemone hupehensis, ma anche l’Anemone hybrida, una forma ibrida che fiorisce leggermente più tardi. Si sono guadagnati anche il nome di fiori del vento, forse per il modo in cui i fiori danzano sui loro steli ispidi alla minima brezza. O forse è perché la parola greca “anemone” significa “figlia del vento”. Il folklore greco sostiene che lo studioso Plinio il Vecchio dichiarò che questi delicati fiori venivano aperti dal vento, un’idea fantasiosa ma che, guardando le fioriture nei nostri giardini, sembra del tutto plausibile!
Quindi, se ti senti malinconico per la fine dell’estate, non preoccuparti perchè le fioriture nei nostri giardini proseguiranno ancora per qualche mese incominciando da quesi magnifici fiori come l’Anemone Japonica . 🍂
Condividete con noi la vostra esperienza con questi meravigliosi fiori e fateci sapere come li coltivate nei vostri giardini.